filosofia
giovedì 30 maggio 2013
IL CONCETTO DI SPAZIO
Kant dà quattro motivazioni per definire lo spazio:
1. si avverte un effetto degli oggetti su di sé anche quando essi si trovano in spazi differenti da quelli originari, quindi l'idea astratta di spazio precede sicuramente quella concreta dei molteplici spazi. Kant qui non fa esempi, ma è facile pensare a qualunque cosa di "sensibile emotivamente", in grado di suscitare un ricordo. Su questa argomentazione si potrebbe addirittura fondare la psicologia, se per "effetto" intendiamo una sensazione pisco-somatica (benché questo non venga detto da Kant);
2. sul piano logico è impossibile pensare a un oggetto senza lo spazio che lo contenga, mentre si può facilmente pensare a uno spazio vuoto. Su questa argomentazione si fonda - secondo Kant - la geometria;
3. uno spazio desunto in maniera pura non può essere la somma di molti spazi, ma solo un tutto unico, che, limitandosi, produce differenti spazi. Su questa argomentazione logica si potrebbe anche fondare l'astronomia, che in fondo non è che una matematica applicata alla fisica (la stessa teoria matematica degli insiemi potrebbe rientrare in tale argomentazione);
4. sul piano metafisico noi possiamo pensare allo spazio come a una grandezza infinita, che rende possibile un numero infinito di rappresentazioni. La rappresentazione dell'universo ha la connotazione della "infinità" non per un ragionamento logico, ma semplicemente perché non si è in grado di dimostrarne la finitezza.
Kant non vede lo spazio come "attributo della materia" ma come una sostanza a sé, del tutto indipendente da essa. In pratica è come se dicesse: in epoche remote è esistito uno spazio del tutto vuoto, che successivamente si è riempito di materia e quindi di fenomeni, che hanno reso possibili le umane sensazioni e intuizioni.
È possibile riscontrare un' affinità trà il concetto di spazio esposto da Kant e i moderni ( e non ) metodi e concetti di percepire la realtà.
http://www.youtube.com/watch?v=ND7abG0-Jnc
Questo concetto coincide con la così detta realtá aumentata o realtá mixata.
http://it.wikipedia.org/wiki/Realtà_aumentata#Esempi
Di realtá aumentata legata a diversi ambiti mediatici si é parlato nell'incontro della mattina del 22 maggio presso l'universitá di Bolzano.
La realtá aumentata é stata presentata tramite un magazine online (franzmagazine.com)
Un progetto commemorativo del disastro del Vayont (http://www.endofborder.com/index.html)
E in fine la realtá che cambia , si trasforma e viene plasmata dalle menti di Cuoghi e Corsello (http://cuoghicorsello.blogspot.it/)
giovedì 14 marzo 2013
SPINOZA e la filosofia politica del 1700
SPINOZA
vita
Spinoza nasce nel 1632
ad Amsterdam da una famiglia ebraica e segue la scuola israelita, ma viene
espulso e scomunicato nel 1656 poiché considerato eretico.
Secondo alcuni studiosi
l'eresia principale che lo portò alla scomunica fu il non credere alla
immortalità dell'anima che determinava il crollo della dottrina della
ricompensa nell'aldilà e quindi la perdita del controllo delle anime sulla
terra da parte delle autorità religiose.
Così qualche anno dopo egli
abbandonò Amsterdam e si stabili a l’Aia, dove passò il resto della sua vita.
Qui secondo l’insegnamento della sua religione, che riteneva che ogni uomo
dovesse apprendere un lavoro, imparò a fabbricare e a pulire le lenti.
Con questo lavoro guadagnava
abbastanza da poter soddisfare tutti i suoi bisogni e condurre una
vita modesta e tranquilla, dedicata al sapere.
PENSIERO ED ESTENSIONE
Secondo Spinoza il pensiero
non può mai essere materiale e la materia non può mai essere spirituale.
Esse non possono influenzarsi a vicenda, infatti, la causa di un'idea è sempre
un'altra idea come la causa di un corpo è sempre un'altro corpo. Però Spinoza
ritiene esista una connessione tra pensiero e corpo, infatti, pur non
influenzandosi a vicenda i corpi e le idee convergono tra loro. Il corpo è
l'aspetto esteriore della mente così come la mente è l'aspetto interiore del
corpo (parallelismo psicofisico). Mentre Cartesio riteneva che questa
connessione avvenisse tramite la ghiandola pineale, Spinoza identifica la
connessione con la sostanza "deus sive natura".
POLITICA (Stato di natura)
Come Hobbes, Locke e Rousseau
anche Spinoza pone come punto di partenza della sua riflessione sullo Stato lo
"Stato di natura". Gli uomini allo Stato di natura sono divisi tra
passioni e razionalità. Nell'uomo però prevale la razionalità soprattutto se
attraverso un aiuto reciproco. La loro associazione determina un diritto più
forte che appartiene all'istituzione del governo.
STATO DI NATURA
Hobbes
Lo stato di natura per Hobbes corrisponde
ad una condizione presociale, o condizione di vita caratterizzata dall'assenza
di leggi, e da una specie d’uguaglianza naturale tra gli uomini; uguaglianza
intesa come uguale possibilità di nuocersi l’uno con l’altro.
Hobbes identifica gli uomini
allo Stato di natura con dei lupi.
Locke
Per Locke nello stato di
natura esistono già delle leggi naturali e la naturale predisposizione alla
pace e alla giustizia. Ecco quindi che lo stato di natura di Locke vede uomini
liberi con diritti naturali. Con l'istituzione dello Stato gli uomini perdono
il diritto di farsi giustizia da soli poiché sarà compito dello stato, ma
mantengono tutti gli altri diritti naturali. Lo stato di locke infatti deve
tutelare i diritti naturali degli individui e se questo non avviene essi hanno
il diritto di ribellarsi.
Rousseau
L’uomo non era malvagio e ingiusto, ma lo è
diventato meno a mano che cresceva il suo grado di civilizzazione perciò il suo
squilibrio non è originario ma è uno squilibrio derivato e di ordine sociale.
l'uomo inizialmente era buono ma la civilizzazione lo ha reso lupo. Il bene
originario è riscontrabile nei bambini non ancora plasmati dal male della
civilizzazione.
lunedì 25 febbraio 2013
NUOVE SCIENZE , TEORIE FILOSOFICHE E SCIENTIFICHE
Teoria della terra cava
Edmund Halley nell'opera Philosophical Transactions of Royal Society of London
(1692)
propose l'idea che la Terra fosse formata da un guscio esterno spesso
800 km, con due altri gusci interni concentrici e un nocciolo interno.
Questi gusci avrebbero avuto le dimensioni dei pianeti Venere,
Marte
e Mercurio, e sarebbero separati da atmosfera.
Ogni guscio avrebbe i propri poli magnetici, e i vari gusci ruoterebbero a velocità
differenti.
Halley propose
questa teoria per cercare di spiegare alcuni risultati anomali ottenuti dalla bussola,
per poi spingersi a teorizzare che l'atmosfera interna fosse luminescente, che
i continenti interni fossero abitati e che i gas sfuggiti dai passaggi ai poli
fossero la causa dell'aurora boreale[1].
Lo scrittore
di fantascienza
L. Sprague de Camp ed il divulgatore Willy Ley hanno sostenuto nel documentario Lands Beyond
del 1952
che anche Eulero
avrebbe proposto l'idea di una terra cava, ma senza strati multipli; in
compenso, al centro della cavità vi sarebbe un sole di 1000 km di
diametro, che illuminerebbe l'interno e sosterrebbe una civiltà avanzata. Il
documentario tuttavia non riporta fonti attendibili e anzi, nella Lettera
alla principessa tedesca[3] Eulero descrive un esperimento
mentale che postula una Terra solida.
Le teorie del
1600-1700 furono riprese nel 1800 da John Cleves Symmes,e Jr.
Jeremiah N. Reynolds.
Jules Verne,
nel 1864
pubblicò il celebre romanzo avventuroso Viaggio al centro della Terra
Nel 1871 sir Edward Bulwer-Lytton, scrittore, politico ed esoterista,
pubblicò un romanzo oggi considerato anticipatore del genere fantascientifico,
Vril,
The Power of the Coming Race (1871)[4], in cui sosteneva che all'interno
della Terra si trovasse una razza di
superuomini sopravvissuti a cataclismi mitologici. (teoria ripresa
in parte dal reich nazista per giustificare la razza ariana)
Fonti: wikipedia e youtube
DER GLAUBE DES NATIONALSOZIALISMUS
Die Utopie von den Nazist ist eine Nation, die von den
“Übermenschen” geführt ist. Diese Männer sind nicht mehr Götten, nur weil sie
verunreinigt sind. Wenn noch die arische Rasse wäre, würden diese Götten
unbesigbar sein und hätten die Welt geführt.
Die Religion der Nazist ist eine falsche Interpretation
der alten Traditionen, Kulturen und Mythen. Sie haben diese Traditionen, wie
sie wollen, interpretiert. Die Nazist haben Aspekte von vielen Kulturen
genommen, um ihre Ideen zu unterstützen. Zum Beispiel nahmen sie eine alte
Tradition der Nord-Atlantischen Ländern, um den Ursprung der arischen Rasse
auszumachen. Diese Legende sagt, dass in diesem Land eine überlegene Rasse
lebte. Sie wohnten in Atlantis und sie leiten direkt von den Götten ab. Die
Bürger dieser Stadt wurden vom Bösen verunreinigt, so entscheiden die Götten die Stadt zu überfluten. Nur einige Priester
retten sich und sie fluchten in das Himalaya. So organisiert Himmler seit 1930
Reisen ins Himalaya. Himmler sucht Vorfahren der arische Rasse. Er beginnt
körperliche Messungen an die himalayische Bevölkerung zu machen. Er sucht die Maβstäbe der arischen Rasse, um sie zu wählen
und einen reinrassigen Menschen zu schaffen. Sie glauben, dass, wenn sie diesen
Maβstab finden,
könnten sie die ürsprunglichen Götten wieder schaffen. Sie hätten ihre magische
Kraft zurückbekommen. Die Männer, die dieser arischen Rasse ahnlicher sind,
sind die Soldaten von Himmler. Sie sind direkt von Himmler auf Grund besonderes
von ihrem Aussehen und von ihrer Herkunft gewählt. Sie sind groβ, blond, mit blauen Augen und mit einer guten
Kultur.
Im Jahr 1935 gründet Himmler das “SS Lebensborn” Programm.
Das Ziel dieses Programmes ist, reinrassige Kinder aufzuziehen.
In Himalaya sucht Himmler auch das Heilige Gral. Für die
Intellektuellen des Nationalsozialismus, wie Rudolf Hess und Rosenberg, hätte
das Heilige Gral Hitler die Unsterblichkeit gegeben.
FONTI : youtube
FRANCIS BACON
La nuova
atlantide
Bacone narra
di un gruppo di 50 viaggiatori che, partiti dal Perù
per andare in Asia, naufragano nell'isola di Bensalem, nei mari del Sud. Il nome
stesso dell'isola deriva dalla conflazione dei nomi di Betlemme
e Gerusalemme.
Attraverso il racconto in prima persona di uno dei naufraghi, si conosce la
cultura e la vita del popolo dell'isola. Cristianizzati grazie ad un'arca
contenente una Bibbia inviata direttamente da san Bartolomeo,
i bensalemiti vivono in pace fra loro, coltivando la sapienza
attraverso i viaggi che alcuni di loro compiono nel mondo civilizzato per
carpirne le invenzioni più utili. Sono in grado di parlare più lingue:
l'ebraico, il greco, il latino classico, lo spagnolo ma non sembra l'inglese.
La famiglia e il matrimonio sono le basi della società di Bensalem.
L'istituzione più importante
dell'isola è la Casa di Salomone o Collegio delle Opere dei Sei Giorni,
istituita dal legislatore Solamona il quale, probabilmente in onore del re israelita,
rinominò con il suo nome la sua fondazione. In un lontano passato l'isola non era
isolata come nel momento dell'arrivo dei naufraghi (1612 circa) e ciò
caratterizza il mistero attorno a questa popolazione, la quale "conosce
molte cose delle nazioni del mondo ma nessuno conosce loro". Nella
"House of Solomon" i bensalemiti si dedicano ad esperimenti
scientifici realizzati con il metodo baconiano,
per controllare la natura e applicare la conoscenza
per migliorare la società.
giovedì 6 dicembre 2012
Il
mondo della fantascienza è molto vasto. Ad esso vengono associati temi
fondamentali della filosofia e della vita.
Da
sempre, l’uomo si pone domande sulla propria esistenza, sul passato, sul
futuro, sul campo di azione del pensiero e su ciò che troverà dopo la morte. E
come potevano la letteratura e il cinema in particolare attraverso la
fantascienza non soffermarsi su questo fardello che ognuno di noi si porta
dietro? Perché in realtà nessuno di noi può realmente sapere cosa ci attende
dopo la morte, nessuna religione, nessun uomo, nessun predicatore potrà mai
essere totalmente sicuro di ciò che prevede il nostro futuro. Nonostante questo
l’uomo prosegue nella ricerca e nella speculazione filosofica per alleviare il
senso di vuoto che ci lascia la nostra ignoranza.
Cartesio
ha cercato di formulare un’ipotesi sull’argomento tramite il cosiddetto
dualismo cartesiano. Quindi solo se noi potremo scegliere un trasferimento
della mente (mind uploading) non distruttivo, la nostra morte diverrà
un’esperienza da valutare post mortem conservando la coscienza della vita
fisica precedente. In questo modo ci si vedrebbe morire attraverso nuovi occhi
di una macchina che accoglie la nostra anima, così potremmo valutare le
dinamiche del trapasso non come spiriti, ma come noi stessi sotto altra forma. (fonte : http://michelenigro.wordpress.com/2012/10/02/la-morte-ai-tempi-del-postumano/)
Questo
concetto è riscontrabile nel prequel Caprica della serie televisiva Galactica.
In questo telefilm, infatti, sono presenti due realtà, quella virtuale e quella
reale. La questione straordinaria che stupisce gli stessi personaggi è la
prosecuzione della vita dell’anima nonostante la morte del corpo. Zoe, infatti,
muore nella vita reale a causa di un attentato. La sua mente però continua a
vivere nella realtà virtuale, ma anche all’interno di un corpo robotico che si
muove nella realtà. Questo criterio, che ritroviamo in Caprica, non è presente
nel film culto della fantascienza “Blade Runner”. Roy (un replicante) infatti pronuncia la
famosa frase “…… e tutti quei momenti andranno perduti nel tempo come lacrime
nella pioggia”.
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